CS sprint (by H. Schenk)
Tempo di fare un bilancio sulla stagione 2023 che per me è finita ad inizio ottobre. In realtà il riassunto può essere molto simile a quello delle passate stagioni. La prima parte dell’anno non è andata bene o in parte per niente bene, mentre nella seconda parte, durante la tarda estate e l’autunno, la forma era di nuovo buona, anche se il risultato finale non è stato completamente come speravo.
Come avevo scritto nell’ultimo articolo, l’inizio del 2023 non è andato per il meglio. Non sono stato in grado di trovare il giusto equilibrio tra la nuova situazione lavorativa, gli allenamenti e il riposo, e così la forma non era come speravo. Nonostante ciò, i giorni delle gare più importanti provavo sempre a dare il meglio di me stesso e spesso la prestazione non era male per le mie condizioni del giorno. Anche ai CS sprint ho per esempio fatto una gara molto pulita e sicuramente dando tutto quello che avevo. A giugno, però, a livello fisico non funzionavo proprio e tutte le gare sono andate veramente male, spesso trovandomi al limite fisicamente dopo pochi minuti di gara. Non sono riuscito a capire perché, ma il risultato non cambia. I risultati non c’erano, la forma neppure, e così ero chiaramente lontano dal qualificarmi per la coppa del mondo in Repubblica Ceca.
Kainuun Rastiviikko (by. T. Häkkinen)
Sono così partito per due settimane di vacanze di C.O. in Finlandia ad inizio luglio provando a staccare dalla mentalità di gara e provando giusto a godermi della bella C.O. in boschi da favola, il tempo libero e la bella compagnia. Penso che ancora una volta la Finlandia ha avuto un buon effetto. Non era chiaramente risolto e cancellato completamente quello che non aveva funzionato in precedenza, ma sentivo di nuovo la voglia di provare a costruire la forma in vista di quello che era comunque il mio obiettivo principale della stagione.
Durante le sei settimane di preparazione in vista delle gare di selezione per gli europei sprint non è stato tutto semplice. La forma da cui partivo era veramente bassa e problemi simili a shin splints o il solito tendine d’Achille non hanno reso tutto lineare. Sono comunque arrivato alle gare di selezione con la convinzione che la forma fosse cresciuta e che avevo fatto bene diverse cose. Per cosa bastasse, però, non lo sapevo. I risultati delle gare mi hanno mostrato che il livello per i campionati europei l’avrei avuto. Ma i due errori stupidi nelle gare sprint individuali, andando all’11 prima del 10 e poi correggendo nella quali, e lasciando via un punto a pochi metri da me nella finale, sono stati almeno un errore di troppo per qualificarmi.
Campo sprint Italia (by orienteeringfocus)
Uscendo da queste gare le sensazioni erano miste, da un lato era stato veramente bello sentire di nuovo una forma che mi permettesse di fare gare e prestazioni di un certo livello, dall’altro faceva male mancare nuovamente di molto poco la qualifica per una gara internazionale. Ancora una volta ho così provato a chiudere la stagione provando ad ottenere un bel risultato alla Morat-Fribourg. E anche quest’anno questa gara mi ha dato molte soddisfazioni e la sensazione di essere per finire riuscito ad ottenere qualcosa.
Le stagioni passano e la storia si ripete, con stagioni che vanno in maniera simile e che non riesco a cambiare la tendenza. Anche quest’anno ci sono stati momenti di riflessione su, se e come andare avanti. Ma ancora una volta finendo così sento di volere vedere cosa posso riuscire ad ottenere e penso di potere raggiungere ancora qualcosa in più di quello fatto finora. Spero proprio che provando ancora alcune alternative, l’anno prossimo possa essere l’anno buono per invertire almeno un po’ la tendenza e costruire qualcosa di buono per il futuro.
In ogni caso, ringrazio molto chi mi segue, sostiene e aiuta in ogni modo nei periodi buoni e cattivi. Nonostante le difficoltà ci sono sempre dei buoni momenti e spero che pian piano se ne possano vivere di più insieme.
Finlandia
