Durante questa prima parte della stagione, il mio obiettivo e la mia speranza erano di riuscire ad allenarmi con regolarità senza grandi stop come negli scorsi anni. In questo modo, combinato con la giusta calma nella testa e il piacere di correre le gare, speravo di potere giocare le mie carte per ritornare a gareggiare a livello internazionale. Questo mi è riuscito con le gare di coppa del mondo casalinghe a Olten e Zofingen!
La prima parte della preparazione, come scritto nell’ultimo articolo, era incentrata sulla preparazione fisica di base con la mezza maratona di Barcellona come test intermedio. In seguito, si è trattato di riprendere e migliorare la tecnica con la carta e di avvicinarmi passo dopo passo alle gare di C.O. Ho provato ad avere alcuni blocchi con diversi allenamenti e gare di C.O. sprint alternati ad a settimane di allenamento fisico normale.
Seconda parte della preparazione
Il primo blocco è stato a fine febbraio in Spagna a sud di Malaga assieme alla mia società finlandese dove abbiamo avuto sprint in terreni molto differenti gli uni dagli altri. Questo era ideale per rinfrescare le differenti tecniche in cittadine ripide e intricate, parchi o cittadine con strutture più regolari al mare.
Di rientro dal campo ho partecipato ai campionati svizzeri di cross in Ticino dove volevo testare ancora una volta la forma fisica, ma il risultato, nonostante una bella medaglia nella gara a squadre, non è stato convincente a livello individuale e ha lasciato alcuni dubbi sullo stato fisico. Un paio di giorni di malattia a metà marzo non hanno aiutato a rientrare in un buon ritmo, ma il corto campo sprint in Italia verso fine marzo sì. Ho iniziato con due gare interessanti a Comacchio dove le gambe non giravano chiaramente ancora come avrei voluto, ma con alcune buone lezioni a livello tecnico. A questo weekend ho aggiunto quattro giorni molto utili tra le colline di Imperia con sprint estremamente difficili e intricate, ma in paesini come piacciono a me dove devi lavorare tanto con la carta e la navigazione. A posteriori, questo campo è stato molto utile e importante per migliorare la velocità con cui la testa riesce a elaborare le informazioni della carta e mi è tornato utile anche più tardi in altri terreni.
Durante aprile si è trattato di spingere la forma di più verso l’alto con allenamenti più corti e veloci e con più sprint per simulare le gare. Un momento molto importante di questa primavera sono state le prestazioni al weekend di gare nazionali in Ticino. Nella sprint, il terzo posto mi ha finalmente mostrato che la forma fisica stava arrivando dove volevo che fosse e anche tecnicamente ero abbastanza vicino al tipo di prestazione necessaria. Ai campionati svizzeri middle del giorno seguente sono partito senza grandi ambizioni visto che da diversi mesi il numero di C.O. nel bosco di qualità fatte si potevano contare quasi con una mano e anche l’allenamento fisico non era del tutto a favore di questo tipo di terreno. Nonostante ciò, volevo comunque dare il mio massimo e vedere cosa voleva dire. Il risultato è stato sorprendentemente buono e considerando alcune scelte e imprecisioni qualcosa di ancora meglio sarebbe stato possibile, dandomi maggiore fiducia per le prossime gare nel bosco di questa stagione. Da questo momento, però, si trattava di concentrarmi solo sulle sprint con le gare di selezione sempre più vicine. Questo ha voluto anche dire di rinunciare alla Tiomila. Una decisione non facile visto che ogni anno mi dà molta energia e piacere, ma la valutazione era che i rischi del viaggio e della gara nella notte a cinque giorni dalle gare di selezione erano troppo alti questa volta.
Gare die selezione e selezione
Con un problema muscolare al polpaccio a dieci giorni dalle gare, l’avvicinamento non è stato dei migliori, ma questa volta, a differenza di altri anni, sono riuscito a rimanere abbastanza calmo e a mantenere la fiducia nella mia forma. Le gare sono poi andate in maniera solida, con alcuni errori che sono costati alcuni piazzamenti migliori e così una maggiore sicurezza. In particolare, ai campionati svizzeri sprint di Einsiedeln a partire dal riscaldamento e durante la gara ho sentito un nervosismo che non avevo avuto da molto tempo e mi ha un po’ bloccato nel fare le cose come faccio abitualmente, portandomi a diverse esitazioni e piccoli errori. Il settimo rango è così stato in qualche modo positivo considerando come ho corso, ma sapevo che qualcosa in più era possibile. Dopo il 5000m corso in 15’00” con un buon giro finale, non rimaneva che attendere le decisioni delle selezioni.
La gioia era grande quando ho saputo che ero stato selezionato per le gare di coppa del mondo casalinghe a Olten e Zofingen e la parziale delusione di essere solo riserva per quelle in Italia è passata in secondo piano per il fatto di poterci almeno essere una volta quest’anno. La decina di giorni tra le gare di selezione e le gare di coppa del mondo non sono stati facili nonostante l’energia positiva della selezione. Molta stanchezza e alcuni altri problemi non davano le sensazioni migliori. Ho quindi ridotto al minimo indispensabile gli allenamenti con la speranza che il tutto migliorasse in tempo e cercando di mantenere la fiducia che la forma c’era e non sarebbe scomparsa improvvisamente in pochi giorni.
Coppa del mondo
KO-SPRINT QUALI
Dopo due giorni di preparazione finale sul posto con la squadra, tra riunioni e momenti meno seri, era tempo per la qualifica per la KO-sprint. Visto che non avevo abbastanza risultati da fare contare nel world ranking partivo abbastanza tardi (così come domenica). Durante il riscaldamento è stato bello sentire che il corpo funzionava normalmente per la prima volta dal 5000m e così ero ancora più motivato a provare a dare tutto. L’arrivo della pioggia dopo che i primi avevano già finito la loro gara non mi ha dato pensieri negativi, anche se le qualifiche nelle sprint sono diventate estremamente difficili da passare e ogni secondo può essere decisivo. Le curve e il parco bagnato non erano quindi ideali, ma non erano qualcosa che potevo controllare. Ho semplicemente provato a dare il meglio di me stesso in una gara tecnicamente molto più difficile di quello che ci aspettavamo. Un paio di scelte non ideali e la mia come sempre non altissima velocità all’inizio mi hanno messo in una posizione difficile, ma nonostante gli ultimi minuti nel temporale più forte con grandine, sono riuscito a dare ancora tutto quello che avevo e con il forte sostegno negli ultimi metri di compagni di squadra e sostenitori presenti sono riuscito a qualificarmi come ottavo su dodici posti disponibili nella mia heat.
KO-SPRINT FINALI
Al sabato erano previsti i turni finali della KO-sprint. Vista l’alta velocità sempre richiesta in questo formato sapevo che riuscire a passare alle semifinali sarebbe stato molto difficile e la mia speranza era di avere una gara tecnicamente impegnativa fino al più tardi possibile in modo da fare una differenza lì. Il percorso dei quarti di finale si è però rilevato filante. Ho provato come previsto a spingere e guidare la gara fin dall’inizio e vedere se portava gli altri a commettere qualche errore tecnico o di scelta, ma quando ho visto che tutti prendevano la scelta che avevo previsto per il penultimo punto sapevo che sarebbe stata dura. La velocità nel finale era semplicemente troppo alta, ho provato a dare tutto quello che avevo, ma il buco dai primi si apriva sempre di più senza che le mie gambe potessero muoversi più veloci. Non mi rimprovero quindi niente in questa gara, anche la piccolissima indecisione in zona punto al 6 ha avuto un’influenza molto piccola, la differenza è stata fatta puramente fisicamente. Ormai in questa disciplina diventa sempre più chiaro che per avanzare hai bisogno di un certo tipo di velocita negli ultimi 2-3’, altrimenti devi sperare in un percorso estremamente tecnico o in un errore degli altri. Detto ciò, proverò a migliorarmi ancora fisicamente anche se la specificità di questa distanza corta è difficile da insegnare al corpo quando non è mai stato uno dei tuoi punti di forza.
SPRINT
Alla fine di questo turno di coppa del mondo vi era alla domenica la sprint individuale. In questa gara speravo di avere qualche possibilità in più rispetto alla KO-sprint. Dopo una lunga attesa in quarantena ho avuto anche io la possibilità di affrontare il percorso. Questa volta le gocce di pioggia nel riscaldamento non si sono trasformate in un temporale. La gara si è rilevata filante, con molte scelte semplici destra-sinistra e un paio di dettagli da capire dalla carta. All’arrivo la mia impressione era di avere fatto una gara buona per le mie capacità ad eccezione di un piccolo errore all’8 e come mi è stato detto all’arrivo un grande errore al penultimo punto dove sulla carta non ho visto una possibilità di passaggio in una zona multi-livello e ho perso così molti secondi e posizioni in poco tempo. Dopo un’analisi più dettagliata ho visto come in realtà ho preso molte scelte sbagliate anche nelle decisioni destra-sinistra e sommando il tutto, una gara molto pulita avrebbe potuto significare un risultato intorno alla Top10. È chiaro che con i se e con i ma lontano non si va. Comunque, era interessante e bello vedere che la mia velocità di base in questo tipo di sprint sembra essere sufficiente per qualcosa in più di quello che pensavo e nonostante la delusione per l’occasione persa, dà una certa motivazione per riprovarci in futuro.
BILANCIO
In generale, questa esperienza in coppa del mondo è stata molto positiva e bella. Sono andato con la voglia di godermi ogni momento a disposizione assieme ad una bella squadra e con dei tifosi con molta energia. D’altronde non so se in futuro ne avrò ancora la possibilità e quindi sono molto contento di avere sfruttato l’occasione per semplicemente vivere una bella esperienza. Allo stesso tempo, le prestazioni erano comunque al centro della mia attenzione e posso trarre un bilancio positivo (25° KO-sprint e 35° sprint) nonostante quello fatto nell’ultima sprint. Durante tutto il processo che mi ha portato a queste gare ho visto che il potenziale è tornato ad essere quello di potere lottare con i migliori svizzeri nelle sprint e quindi vorrei proprio provare ancora a svilupparmi per affrontare con più convinzione le prossime sfide.
Futuro
Ora mi attende però un grande cambiamento con la partenza per Tampere (Finlandia) fra una settimana e dove resterò per alcuni mesi ad allenarmi e a vivere l’esperienza di vita sportiva al Nord che ho sempre sognato di fare. Un’altra avventura quindi in cui godere ogni momento indipendentemente dai risultati sportivi.
Sempre interessante e istruttivo leggere le tue analisi. Grazie Tobia e buon soggiorno a Tampere!!