L’allenamento invernale e le prime gare di selezione della stagione sono alle spalle. Con alcuni cambiamenti importanti e alcuni periodi buoni e meno buoni, la condizione non è ancora dove vorrei che fosse e quindi non è una sorpresa che settimana prossima non potrò iniziare la stagione internazionale in Norvegia non essendomi qualificato per il primo turno di coppa del mondo.
La prima fase tra novembre e dicembre è stata caratterizzata da alcuni problemi fisici che mi ero portato dietro dalla scorsa stagione e che anche la pausa dagli allenamenti non ha permesso di fare sparire. Ho così fatto più allenamenti alternativi sulla cyclette e sul crosstrainer, mentre gli allenamenti veloci ho continuato a farli a piedi. Abbastanza a sorpresa visto il tipo di allenamento, la velocità sembrava essere molto buona in questo periodo, con la vittoria alla Basler Stadtlauf e una bella prestazione all’Escalade a Ginvera dove mi sono trovato alla partenza con alcuni atleti olimpici.
Come d’abitudine, ho avuto un buon blocco di allenamento di due settimane a partire da Natale, in buona parte sugli sci di fondo a Pontresina. Nonostante le condizioni scarse della neve ho percorso qualche chilometro e ho potuto iniziare a fare sci classico. La tecnica è definitivamente ancora da rivedere, ma almeno ho iniziato 😉 Purtroppo il periodo è terminato con il covid, così che per un paio di settimane ho dovuto rallentare un po’ e adattare l’allenamento alle sensazioni del corpo.
Allo stesso tempo, a metà gennaio, ho iniziato un nuovo capitolo di fianco allo sport. Dopo avere terminato gli studi a settembre, ho iniziato un pratico di un anno presso l’Ufficio federale dell’ambiente nella sezione di idrologia. Le giornate hanno così iniziato ad essere molto piene e l’allenamento a volte ad essere un po’ limitato per provare ad evitare di andare troppo al limite come spesso accaduto gli scorsi anni. Trovare l’equilibrio giusto non è così evidente, ma provo a fare del mio meglio.
A febbraio, con una settimana di allenamento vicino a Madrid con la mia società finlandese Pyrintö e con una settimana in Portogallo con la nazionale, ho provato ad avere dei blocchi di allenamento maggiori rispetto a quello che riesco a fare durante le settimane normali. Ho potuto lavorare molto sulla tecnica in un bell’ambiente di allenamento e la forma in mezzo a questi due campi sembrava essere ok visto che al test annuale sul tapis roulant ho ottenuto risultati simili allo scorso anno.
In marzo e aprile però non tutto è andato per il meglio, ho sempre cercato di dare il meglio che potevo quel giorno quando partivo in gara, ma i risultati non erano particolarmente buoni. Spesso non molto dietro alla maggior parte del gruppo della nazionale, ma comunque non abbastanza per qualificarmi per la coppa del mondo. In aggiunta, alcuni periodi malato o mezzo malato tra metà marzo e Pasqua non hanno aiutato a mantenere delle buone sensazioni nel corpo e quindi a pianificare su più giorni cosa fare. Almeno alle gare di selezione le sensazioni giornaliere erano normali e così ho potuto vedere dove stavo esattamente.
Dopo un campo di una decina di giorni a Pasqua tra Göteborg e Sarpsborg, dove ho fatto della bella C.O. in boschi come sempre molto piacevoli anche se duri fisicamente, sono purtroppo tornato definitivamente malato con una forma di influenza. Dopo la mancata qualificazione per la Norvegia avevo voglia di preparare un blocco di allenamento di un mesetto in vista dei CS di C.O. sprint di metà maggio, ma questo blocco è iniziato con una settimana senza muovermi. Si tratterà quindi di riprendere prima a muovermi, spero nei prossimi giorni, e poi ascoltare i segnali del corpo per sentire cosa sarà possibile fare o meno.