La seconda metà del 2021 ha rappresentato per me il vero inizio della mia stagione di C.O., almeno dal punto di vista delle gare. Anche questo periodo è stato caratterizzato da diversi alti e bassi con diverse difficoltà a diverse gare importanti, ma anche alcuni risultati molto positivi da cui spero di ripartire per la prossima stagione.
Il primo appuntamento importante era dato dalle gare di selezione ad Arosa per la coppa del mondo in Svezia di agosto. Sono partito con la consapevolezza di non avere niente da perdere vista la mia preparazione e anche con un po’ di fortuna, nella long corta e veloce sono riuscito ad ottenere un ottimo 5° posto che mi è poi valsa una selezione per la long di coppa del mondo. Pensando che ancora un mese e mezzo prima non correvo ancora molto, è stata una bellissima iniezione di fiducia dopo un lungo periodo molto difficile.
Sono così partito poco dopo per la Svezia dove dopo quasi due anni ho potuto riassaporare i terreni nordici durante un campo di preparazione e alcune piccole gare. L’avvicinamento alla gara di coppa del mondo non è stato facilissimo, in quanto ci attendeva una gara molto lunga e dura e alcuni feedback nella settimana precedente mi lasciavano alcuni dubbi sulla mia tenuta fisica in una gara di questo tipo. Purtroppo la mia prestazione alla long di coppa del mondo ha un po’ confermato queste preoccupazioni, con sicuramente alcune imprecisioni tecniche, ma anche con molto tempo perso fisicamente. La mia esperienza in coppa del mondo a Idre doveva finire lì, ma purtroppo un atelta svizzero non ha potuto correre la staffetta finale nel bosco e così ho preso il suo posto come riserva. Qui sono riuscito un po’ a riscattarmi, mostrando per gran parte della gara una bella prestazione, ma purtroppo due grandi errori nel finale hanno rovinato un po’ tutto.
Con la consapevolezza che non era tutto perso nelle mie gambe, sono partito per Rovaniemi per correre finalmente di nuovo la Jukola. È sempre una settimana speciale prepararsi con la squadra Punakone di Tampereen Pyrintö ed è qualcosa che mi è molto mancato durante questi due anni. Dopo la visita d’obbligo da Babbo Natale, la domenica mattina alle 5.30 ero pronto per correre l’ultima tratta per la seconda squadra di Pyrintö. Nelle tratte precedenti i miei compagni di squadra avevano fatto un lavoro eccellente ed eravamo in lotta per un piazzamento tra i primi 10-15. Io sono pure contento della mia gara, dopo un inizio un po’ difficoltoso ho trovato sempre più un buon ritmo e queste buone sensazioni sono riuscito a sfruttarle per vincere lo sprint finale per il 14° posto, una grande bella soddisfazione per tutta la squadra!
Finita l’esperienza al Nord non rimaneva molto tempo per riposare, mi attendeva un campo a Lenzerheide con la nazionale. Purtroppo la meteo non perfetta a Rovaniemi e gli sforzi fatti mi hanno riportato indietro in condizioni non ottimali e ho così dovuto rinunciare a buona parte del campo per evitare un recupero troppo lungo prima delle ultime gare di selezione ai campionati svizzeri middle e long. Nonostante ciò, la forma attuale non bastava per competere per un posto in coppa del mondo in Italia dove avrei voluto esserci, sapendo che i terreni erano piuttosto adatti alle mie capacità. Ma se la forma non è quella che deve essere è normale che i risultati non arrivino.
Ho così riprogrammato un po’ l’autunno con ancora un po’ di C.O. nelle due settimane seguenti e poi un passaggio alla corsa nelle due dopo. Le ultime C.O. sono state in terreno alpino, prima con la vittoria ai campionati ticinesi nel freddo e nella nebbia di Cioss Prato e poi con l’Euromeeting a Bettmeralp. Queste ultime gare internazionali sono state un punto molto importante di quest’autunno. Nonostante arrivassi al weekend con una fiducia molto bassa, sono riuscito a vedere che in questo tipo di terreno posso lottare addirittura con alcuni dei migliori atleti al mondo, e il 3° posto nella gara “long” è stato qualcosa di molto importante per il morale, non importante che non fosse la coppa del mondo, ma essere sul podio in mezzo a certi atleti a sempre un suo valore.
In seguito mi sono concentrato a preparare un 5000m per avere un tempo come richiesto annualmente dalla nazionale. Per due settimane ho così fatto alcuni allenamenti specifici e ho pure corso per la prima volta alla Morat-Fribourg, una delle corse mitiche in Svizzera dove sono riuscito a fare una prestazione ben al di sopra delle mie aspettative su un percorso non facile da gestire ma molto divertente e a terminare al 15° posto.
Il test personale sui 5000m si è poi concluso nel migliore dei modi, dopo una grande lotta durante la quale è stata più la testa a fare la differenza rispetto al corpo, quello era ormai ko dopo neanche due chilometri. Sono riuscito ad ottenere per un altro anno un tempo sotto ai 15′ in cui non credevo quasi più. Il grande aiuto di Joey come lepre e il sostegno degli altri presenti hanno giocato poi un altro ruolo importante affinché la testa non pensasse troppo e si facesse spingere da loro.
Passato questo duro momento sono partito felice per un weekend in Ticino dove sapevo di potere semplicemente godere di alcune belle gare di C.O. e delle belle giornate autunnali. Per questo devo anche ringraziare molto la mia società SCOM Mendrisio che ha messo in piedi un weekend veramente bello sotto tutti i punti di vista. Non posso che ringraziare tutti gli aiutanti per permettermi di correre queste gare e grazie per avere trovato delle nuove perle di carte sprint in Valle di Muggio.
Per chiudere completamente il lungo weekend e la stagione, al lunedì mattina ho poi completato un progetto che avevo da molto tempo, correre attorno alla Valle di Muggio. Una corsa molto lunga che mi ha spinto abbastanza al limite, soprattutto dopo gli ultimi impengi, ma che ne valeva totalmente la pena. I paesaggi e l’ambiente autunnale erano perfetti. Ma ora, come ha circa detto Forrest Gump, “Sono un po’ stanchino” penso che ho bisogno un po’ di pausa, e quindi sarà quello che farò fino a fine ottobre.
Come ogni anno, una stagione da orientista élite non sarebbe possibile senza il sostengo di molte persone, della mia famiglia e delle persone a me più vicine, dei miei sponsor Banca Stato e OLplus, e da altri sostenitori come il militare per sportivi di punta, Aiutosport, la SCOM o i mie “padrini”. Ma anche tutti coloro che mi sostengono con il loro tifo ed entusiasmo hanno un ruolo veramente importante nell’affrontare ogni allenamento e gara con più gioia.
Un grande grazie a tutti!