Anche gli ultimi Testlauf per la stagione 2018 fanno ormai parte del passato e nuovamente ho visto che ci sono dei miglioramenti nei miei risultati, arrivando anche questa volta vicino ad un posto per partecipare alle finali di coppa del mondo in Repubblica Ceca. E questa volta un po’ a sorpresa per me, ero probabilmente ancora più vicino che in agosto, ottenendo un 10° e un 11° posto.
L’avvicinamento a queste due gare non è stato dei migliori, i giorni seguenti alle due gare sprint dopo il campo in Norvegia, il corpo non reagiva molto bene, anche durante le corse tranquille facevo molta fatica e durante il pomeriggio dovevo dormire molto per recuperare un po’. Anche l’ultimo allenamento in pista è stato abbastanza un disastro visto che non sono riuscito a finirlo. Nonostante questo sono riuscito ad arrivare tranquillo la domenica del 5000m dopo avere fatto due giorni estremamente tranquilli. Probabilmente il corpo aveva proprio bisogno di calma e per la testa era in fondo un Testlauf abbastanza semplice, muovere le gambe più velocemente possibile e lottare fino alla fine. Inoltre non avevo grandi aspettative di piazzamento e puntavo solamente a riuscire a fare questo benedetto 15’30” che in aprile mi ha fatto scoppiare troppo in fretta.
Durante la gara mi sono sentito piuttosto bene, non era né la giornata migliore della mia vita né una brutta giornata. Così sono riuscito ad andare al ritmo previsto a lungo, grazie ad alcuni altri compagni di avventura che tenevano la stessa velocità. Gli ultimi due chilometri si sono fatti piuttosto duri e abbiamo perso un pochino di velocità ma non ero completamente distrutto come mi è già successo in passato e così ho provato a tirare il nostro gruppetto per due giri, prima di dare ancora tutto quel poco che era rimasto nel corpo per lo sprint finale ottenendo così il tempo sperato: 15’30”,1. L’obiettivo di giornata era quindi pienamente raggiunto, scendere 12″ sotto al mio migliore tempo di sempre e di 19″ rispetto ad aprile è un bel segno del lavoro fatto. Aggiungendo un 11° posto fra tutti i partecipanti avevo poi più fiducia per la sprint.
La sprint di Lenzburg si è svolta martedì sera dopo due interessanti ore di global environmental history. La cittadina era abbastanza normale per le caratteristiche svizzere, con una collina al bordo con su un castello. La sprint era un pure un mix classico tra tecnica e velocità con alcune scelte interessanti e qualche punto più corto dove però in generale bisognava soprattutto fare girare bene le gambe, come dimostrano i distacchi piuttsto ridotti alla fine. La mia gara si può definire ok, non era
perfetta a livello tecnico con due errori e un paio di scelte sbagliate, di cui l’ultima lunga dove in base alla preparazione prima della gara ho deciso senza rifletterci molto di evitare la salita dritta sulla collina che si è poi rilevata nettamente migliore. Non era però una prestazione da buttare e un 10° posto ad un minuto dai migliori al mondo è un altro passo avanti chiaro rispetto alla primavera, anche se mi mancava quel qualcosina in più per riuscire a qualificarmi.
Come ho visto il lavoro fatto finora non è da buttare e devo continuare a provare a migliorare, così che anche io avrò la mia occasione di tornare a gareggiare a livello internazionale. Sicuramente dovrò migliorare ancora la mia velocità perché il livello si alza sempre di più e per essere davanti nelle sprint, ma in generale in tutte le discipline serve una velocità di base molto alta. La testa gioca poi un ruolo importante e ho ancora molto lavoro da fare.
Ora per l’autunno avrò ancora alcune piccole gare e come ultimo obiettivo più importante andrò nuovamente in Svezia ad inizio ottobre per correre la classica 25manna. Per il resto del tempo si tratterà di allenarmi tanto e lavorare per l’uni che finora prevede un semestre abbastanza tosto.