Come atleta vivi molti su e giù legati allo sport e questo ultimo mese me ne ha offerti molti e le prossime settimane non sembrano essere da meno.
Su e giù per i viaggi tra il Ticino e Zurigo. Dopo i Testaluf sono stato ancora in Ticino, dopo avere corso una nazionale e i SOM, e con quattro giorni di molti allenamenti nella settimana più calda dell’anno finora ero arrivato alla domenica sera veramente cotto, ma gli allenamenti pagano prima o poi, come ho visto nel mio seguente soggiorno in Ticino durante la settimana degli europei.
Su e giù per i viaggi al nord, finora solamente uno a fine aprile per quest’anno, ma presto ne arriveranno altri. In questa occasione sono stato alla Tiomila a Nynäshamn, poco più a sud di Stoccolma. Il terreno prometteva bene anche se la prima esperienza non è stata delle migliori. Al giovedì sera sono volato in Svezia assieme al resto della delegazione svizzera di Pyrintö e sono andato direttamente a fare un allenamento in notturna … e questo allenamento è stato un disastro. Il terreno era molto difficile, a tratti era come un labirinto dove
dovevi proprio leggere di girare a destra o sinistra di rocce giganti. Ma soprattutto ogni volta che cercavo di aiutarmi il più possibile con la bussola finivo ad un altro punto a 180° nella direzione sbagliata rispetto al mio … per fortuna che il motivo di questi problemi non era legato proprio solo alla mie difficoltà in questo terreno, bensì anche alla bussola che non funzionava più bene, dopo un test al nostro alloggio ho visto come l’ago restasse fermo quando mi giravo di 180°. Questo mi ha dato un po’ più di fiducia di riuscire a sopravvivere la mia prima tratta in notturna ad una Tiomila o Jukola. E l’allenamento il giorno seguente alla luce del sole mi ha fatto apprezzare ancora di più il tipo di terreno (peccato essere là solo per tre giorni …) e così ero molto motivato a partire per questa esperienza. E posso dire di essermi goduto veramente tanto questa gara. Il terreno era veramente fantastico e anche se ho piazzato dentro alcuni errori giganti che hanno reso la mia prestazione piuttosto insufficiente, ho comunque potuto vedere di essere in grado di staccarmi quando necessario dal gruppo anche di notte per trovare da solo i miei farsta e anche nella parte iniziale avevo fatto piuttosto bene tenendo più o meno i tempi dei migliori. Sicuramente qualcosa su cui costruire per le prossime esperienze a queste gare.
Su e giù per le salite e le discese ticinesi. Il terreno ticinese è conosciuto per avere poca pianura, che sia nelle gare in paese o nel bosco. Negli ultimi uno/due anni mi sono preparato e motivato conoscendo queste cartatteristiche a cui sono forse un po’ più abituato di altri e così anche per le gare di selezione per i mondiali studenti sono partito abbastanza sicuro di avere fatto il necessario, con alcune buone settimane di allenamento dopo i prmi testlauf di aprile. Sotto questo aspetto le gare hanno rispecchiato le aspettative e già nella sprint avevamo i nostri buoni 130m di dislivello. I percorsi erano piuttosto interessanti in tutte e tre le gare, anche la middle e la long che erano in terreni un po’ atipici per le distanze, con la Capriasca piuttosto tanto ripida e Tesserete piuttosto piccola per una distanza così lunga, ma alla fine siamo stati testati bene, anche dal punto fisico.
Su e giù per le emozioni. Questo è forse il punto più caratteristico per uno sportivo e che non manca mai. Soprattutto i dieci giorni trascorsi in Ticino durante la settimana degli europei lo rappresentano al meglio. All’inizio le emozioni erano più legate all’assistere alle gare dei
campionati per le quali avevo cercato di qualificarmi ma per cui non ero riuscito. Non sentivo tanto la delusione, visto che era chiaro che non avevo il livello per farcela, ma più la felicità di vedere gare così importanti di fianco a casa, nei terreni dove sono cresciuto. E anche il nervosismo/tensione che avevo prima di andare a vedere la finale sprint a Mendrisio era particolare, infatti non dovevo neppure correre io 😉 A tutto ciò si è aggiunto in seguito il nervosismo per le mie gare di selezione e così i giorni seguenti sono stati veramente un su e giù. Sono partito con il picco in su forse più alto degli ultimi 3 anni, quando ai campionati svizzeri sprint sono riuscito finalmente di nuovo a fare una gara degna del suo nome quando conta e portare una prestazione abbastaza stabile all’arrivo, anche se non perfetta, così che ne è risultata addirittura una medaglia di bronzo, la prima dopo tre anni! A ciò si è aggiunta la tensione per l’insicurezza se la gara venisse tenuta valida o meno a causa di problemi con un punto, ma quando il nostro risultato è diventato ufficiale mi sono sentito finalmente un po’ più libero. A questo hanno fatto però seguito
due prestazioni non abbastanza sufficienti nel bosco. In confronto ad altre gare importanti degli ultimi anni non sono crollato completamente, ma alcune piccole imprecisioni e un errore di uno/due minuti ti costano subito dieci posizioni a questo livello e così mi ritrovo dall’essere al primo posto dopo più di metà gara, e al sesto a quindici minuti dalla fine della long, al 15° per un errore di un minuto e mezzo/due ad un punto nel finale. Questo mi ha buttato nuovamente giù visto che ero così vicino dal portare a casa due prestazioni almeno sufficienti per raggiungere il mio obiettivo, mentre ora è praticamente sfumato tutto.
Giù e su. Ora da giù devo tornare su. La motivazione per riiniziare gli allenamenti veri dopo queste gare c’era comunque, ma dopo un paio di giorni di allenamento tranquillo di recupero mi è venuto un forte raffreddore che ha colpito anche la gola e ho dovuto fermarmi un attimo, ma ora sono di nuovo abbastanza in forma per ripartire. Il bel programma con molti allenamenti al nord e non solo durante l’estate mi motiva molto e in fondo anche i risultati dello scorso weekend lo fanno visto che finalmente ho visto che con buone gare posso essere al livello in classifica dove vorrei essere al momento. E comunque c’è ancora molto lavoro da fare per avvicinarmi a quei campioni che mi hanno motivato molto con le loro prestazioni la scorsa settimana e che con i loro su e giù mi hanno fatto vivere molte emozioni e capire ancora di più quanto è bello raggiungere un risultato dopo tanto duro lavoro.
Tobia non mollare che arriveranno certamente nuove motivazioni e grandi soddisfazioni. Nel frattempo divertiti!!!
Ci vediamo in Francia!